CENTRO PEN DELLA SVIZZERA ITALIANA E RETOROMANCIA

Comitato scrittori per la pace - WfPC

COMITATO

Scrittori per la pace

Sergej (Sergio) Roic'

Non è sufficiente parlare di pace. Bisogna crederci. E non basta crederci. Bisogna lavorarci sopra.
Eleanor Roosvelt
Il Comitato degli scrittori per la pace (Writers for Peace Committee - WfPC) è stato creato nel 1984, in un’epoca in cui gli scrittori dell’Est e dell’Ovest avevano parecchie difficoltà a collaborare a causa delle divisioni della guerra fredda. I membri fondatori del comitato si impegnarono onde permettere agli scrittori di scambiare idee, soprattutto allorché quasi tutte le altre porte erano chiuse. Ciò fu reso possibile durante gli anni ’80 e ’90 (l’epoca delle guerre balcaniche e di altri conflitti politici) agli scrittori che volevano raccontare le loro storie sapendo che le loro voci sarebbero state ascoltate.

Ogni primavera il comitato si incontra a Bled, in Slovenia, per la sua conferenza annuale. Gli scrittori affiliati al PEN di tutto il mondo si ritrovano a Bled per scambiare le loro opinioni sui conflitti, sulle possibilità della pace e della libertà d’espressione, e per creare uno spazio di dialogo tra gli scrittori di tutto il mondo – soprattutto fra quelli provenienti dalle aree di conflitto. La conferenza del 2018 è stata la 50. tenutasi a Bled (anche se il comitato si è costituito formalmente 34 anni prima) e le motivazioni iniziali perché una simile conferenza si tenesse sono rimaste inalterate.

L’attuale presidente del Comitato degli scrittori per la pace di PEN International è Emmanuel Pierrat, delegato del Centro PEN francese.
I vicepresidenti sono Simon Mindy, Franc Miksa, Veera Tyhtila e Tienchi Liao-Martin.

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Sergio Roic'

Vicepresidente
Delegato del Comitato degli Scrittori per la Pace
roics@pensvizzera.org

Sergej Roic nasce nel '59 a Sebenico, in Croazia (allora Jugoslavia), e si trasferisce con la famiglia in Svizzera nel '68. Laureato in filosofia e lettere, è giornalista culturale e traduttore.

Ha scritto tre libri di racconti, "Innumerevoli uomini" e "Il tempo grande" (Giampiero Casagrande, Lugano) e "La tribù del tavolo verde" (Tipografia Helvetica, Capolago) oltre a quattro romanzi: "Achille nella terra di nessuno" (Besa, Nardò), "Omaggio a Paul Klee" (Zandonai, Rovereto), "Vorrei che tu fossi qui - Wish you were here" e "Solaris - parte seconda" (Mimesis, Milano).

Ha curato tre libri intervista per Giampiero Casagrande: "La dittatura invisibile" con Aleksandr Zinov'ev, "Compendio di irriverenza" con Predrag Matvejevic e "Globali e locali" con Piero Bassetti.
Ha tradotto dal serbocroato all'italiano due romanzi di Andrej Nikolaidis, "Nel nome del figlio" e "L'arrivo" (Besa, Nardò), e due raccolte di racconti di Dusan Velickovic, "Serbia hardcore" e "Balkan pinup" (Besa, Nardò). Ha tradotto pure il saggio "Storia del Montenegro" di Andrijasevic (Besa, Nardò).

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